CIRS – Non deposito di libri ma custode di storia, posto magico dove i testi trovano rifugio, protezione e vita eterna.
CIRS
Sede di MESSINA
“La biblioteca è per tutti ”
Con queste parole siamo stati accolti dalle funzionarie della storica Biblioteca Regionale universitaria “Giacomo Longo”.
Non deposito di libri ma custode di storia, posto magico dove i testi trovano rifugio, protezione e vita eterna.
La biblioteca presentata andando oltre falsi stereotipi ed etichette e vista come luogo di incontro, studio, ricerca, lettura e aiuto aperto a tutti i cittadini.
Forte delle figure che ci lavorano con passione e che chiunque può trovare disponibili per un aiuto in base alle esigenze.
Libri antichi o modernissimi, manoscritti unici e preziosissimi o figli della stampa moderna …abbiamo appreso come queste istituzioni ampliano il loro patrimonio, le metodologie di catalogazione, le modalità di accesso ai servizi disponibili.
Abbiamo potuto vedere e toccare alcuni manoscritti e rotoli provenienti dal monastero basiliano del SS Salvatore, pergamene e incunaboli.
Edizioni Messinesi che ci fanno ripercorrere la storia delle nostre origini e che ci fanno aprire gli occhi , facendoci capire che nella nostra città c’è tanto da amare e valorizzare.
I ragazzi hanno dato sfogo a curiosità, dubbi dimostrando una maturità che ci rende orgogliosi.
Le risposte del personale che ci ha guidati in questa fantastica esperienza sono state mirate ed affascinanti riuscendo a farci sentire tassello fondamentale di una società che non ci deve fagocitare ma ci deve far sentire cittadini attivi e consapevoli .
NON FERMATEVI MAI ALLE COMODITÀ DI INTERNET, NON RINUNCIATE AI RAPPORTI UMANI
NON RINUNCIATE MAI AD UTILIZZARE TUTTI I SENSI
CI Vediamo in biblioteca
Cenni storici
Voluta da Giacomo Longo e fondata con atto di donazione del 1731, l’attuale Biblioteca Regionale di Messina apre i battenti, quale “Pubblica Libraria” nel 1738 e, a seguito dell’espulsione dal regno della Compagnia di Gesù, si arricchisce dei libri dei Collegi del Valdemone.
Nel 1838 all’Accademia Carolina, elevata ad Università, è affidata l’amministrazione della Biblioteca che aggiunge le funzioni di biblioteca universitaria agli originali compiti di biblioteca pubblica. Nel 1872, a seguito della soppressione delle corporazioni religiose, giungono i libri e i manoscritti appartenenti a conventi e ordini religiosi, tra cui la raccolta di codici italogreci appartenuta al monastero del SS. Salvatore “de lingua phari.
Ricco il suo patrimonio bibliografico, in continuo accrescimento. Particolarmente importante è la raccolta di opere di interesse locale della Collezione Messano Calabrese, nata su apposite disposizione del Ministero per ricostruire la memoria della comunità dopo il sisma del 1908, annualmente aggiornata.
Oggi è possibile la consultazione i cataloghi cartacei e del catalogo online del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), sono garantite le informazioni bibliografiche, il prestito diretto, interbibliotecario, internazionale e i servizi di fotoriproduzione e riproduzione digitale.
Il patrimonio, in continuo accrescimento, ammonta a circa 500.000 unità bibliografiche, tra le quali 2.062 manoscritti, 423 edizioni del XV secolo, 3.638 edizioni del XVI secolo, 107 pergamene sciolte, una collezione iconografica ricca di 501 stampe rare e di pregio, 2.525 cartoline storiche e 1.833 fotografie, pubblicazioni monografiche e periodiche, una collezione di materiale audio, audiovisivo e multimediale di circa 1.800 unità e 21 archivi biografici in microfiches.
Notevoli per importanza le raccolte pervenute alla Biblioteca, in dono o per acquisto, nel secolo XIX da parte di studiosi locali e cittadini: le raccolte di storia locale di Gaetano La Corte Cailler e Lorenzo Deodato, i libri dell’architetto catanese Sada, la raccolta di Letterio Lizio Bruno, la raccolta Polimeni, i libri del libraio Cannarozzo, le musiche manoscritte della famiglia Stagno Belardelli, i manoscritti e i libri di interesse musicale nonché parte della biblioteca privata del grande giurista e intellettuale messinese Salvatore Pugliatti, la raccolta di Vittorio Di Paola, il fondo scolastico Antonino Bongiovanni ed altre ancora.
I periodici ammontano a 2.884 di cui 461 in corso. Particolarmente importante è l’insieme delle opere di interesse locale della Collezione Messano-Calabrese, costituita da circa 13.400 volumi, annualmente incrementata e richiestissima dagli studiosi per la rarità delle opere: fonti per la storia della città e del suo territorio. Ricco di oltre 3.600 testi è il Fondo Musicale, incrementato annualmente con acquisti di repertori, saggi, opere storiche e storiografiche. Per deposito legale la Biblioteca riceve la quarta copia delle pubblicazioni edite a Messina e provincia.
Dal 1991 la Biblioteca collabora con il Servizio Bibliotecrio Nazionale (SBN). Sono state immesse nel database le opere acquisite dalla Biblioteca dal 1986, e sono stati effettuati recuperi tipologici di materiale, tra cui circa 10.000 opere storiche e documentarie edite dal 1831 ad oggi riguardanti la storia locale di Messina e del suo territorio, parte della sezione Militare e parte delle Sale di Consultazione